SENTINELLA OMEGA

Nome: Karima Shapandar

Alias: Sentinella Omega

Team: Polizia di Calcutta, Operazione: Zero Tolleranza, Excalibur Genosha, X-Men, Accoliti, Marauders (posseduta da Malice), Orchis

Nazionalità:

1 app.: Giugno 2000 – X-Men Unlimited m.27

1 app.Italia: X-Men Deluxe n. 68 (Marvel Italia)

Creatori: Chris Claremont, Brett Booth

Storia:

Karima Shapandar era ufficiale della polizia indiana che venne trasformata in una Sentinella Omega Prime dal programma Operazione: Zero Tolleranza di Bastion. Fu inviata da Neal Shaara, mutante indiano che in seguito, con il nome di Thunderbird, si sarebbe unito agli X-Treme X-Men. 

Neal stava indagando su alcune persone scomparse, fra cui suo fratello Sanjit, nella città di Calcutta. Durante le indagini i due divennero amanti, ma furono attaccati e catturati dagli agenti di Bastion. Neal apprese così che suo fratello Sanjit era stato trasformato in una Sentinella Omega Prime, programmato per cercare e distruggere i mutanti. 

Bastion intendeva fare lo stesso con Neal e Karima, ma il processo di trasformazione catalizzò il potere mutante latente di Neal, che distrusse l’edificio in cui erano rinchiusi. Sanjit combatté la sua programmazione e riuscì a disabilitare le altre Sentinelle, ma venne ucciso.

Karima scoprì di essere anche lei una Sentinelle Prime: come tutte le altre sentinelle di quel modello, era un’agente dormiente, ovvero rimaneva umana ed inconsapevole di essere una macchina cacciatrice di mutanti, fino alla sua attivazione. Mentre Neal piangeva il fratello, Karima, capendo cosa fosse veramente e di essere stata attivata, lo avvisò di andarsene.

Neal rifiutò di scappare, dicendo che amava Karima ma, capendo che lei non poteva resistere ancora a lungo alla sua programmazione, fu costretto a fuggire.

Karima in seguito riapparve fra le rovine di Genosha, nazione insulare mutante distrutta dalle Mega Sentinelle di Cassandra Nova, dove incontrò Charles Xavier e Magneto. I due disabilitarono la sua programmazione di Sentinella Prime e ripristinarono la sua mente: ciononostante le modifiche tecnologiche al suo corpo rimasero intatte.

Karima rimase a Genosha lavorando come agente di polizia per ristabilire l’ordine mentre cercava di adattarsi alla sua nuova condizione, ed entrò in conflitto con le sue credenze induiste. A seguito della Decimazione, Karima lasciò l’isola.

Gli X-Men la ritrovarono poi disassemblata, assieme a Lady Mastermind, in un laboratorio della Fordyce Clinic che stava eseguendo test sui mutanti nella convinzione che la mutazione fosse una malattia, quindi trasmissibile agli umani. Bestia rimontò la donna/sentinella, scoprendo che aveva perso gran parte della sua memoria. Rogue la reclutò poi nella squadra di X-Men per combattere i Figli della Cripta.

Dopo che Rogue fu infettata da un virus creato da Pandemia, Cable portò la squadra a Providence, la sua isola, in modo che Rogue potesse essere curata. Sull’isola, Karima partecipò allo scontro fra gli X-Men ed Ecatombe. Poco dopo fu posseduta da Malice tramite un virus presente in una email, diventando così un membro dei Marauders. 

Assieme a Malice e ai Marauders giunse a Cooperstown in Alaska, luogo di nascita del primo mutante dall’M-Day, la futura Hope, dove si scontrarono con i Purificatori inviati con lo scopo di uccidere qualsiasi bambino per porre così fine alla minaccia dell’anticristo mutante. 

In seguito, durante la battaglia con gli X-Men e i Marauders nella base del loro capo Sinistro, mise fuori uso il fattore rigenerante di Wolverine prima di essere sconfitta da Nightcrawler. Riapparve a Dallas, all’Eagle Plaza, residenza di Forge, dove assieme ad altri Marauders impedì ad Alfiere di uccidere la neonata mutante.

Fu liberata dall’influenza di Malice dalla giovane Pixie durante la battaglia tra gli X-Men e i Marauders sull’Isola di Muir, scontro in cui Charles Xavier fu apparentemente ucciso da Alfiere.

Dopo la battaglia, Karima si è unita agli Accoliti di Exodus, che avevano rubato il corpo del Professor Xavier grazie ai poteri di manipolazione temporale di Tempo. Karima, Exodus e Amelia Voght si presero cura di Xavier aiutandolo a riprendersi fisicamente e mentalmente, grazie anche all’aiuto di Magneto. 

L’Accolita Frenzy cambiò idea e tentò di uccidere il Professor Xavier una volta per tutte, ma Karima lo difese rimanendo gravemente danneggiata nello scontro. Lasciò poi gli Accoliti e si unì agli X-Men ad Utopia, cercando anche i convincere i suoi compagni a seguirla.

Durante il Secondo Avvento, gli X-Men usarono un virus creato da Cypher per sconfiggere l’esercito di Sentinelle Nimrod inviato da Bastion nella Baia di San Francisco per distruggere Utopia e catturare Hope Summers, prima mutante nata dopo l’M-Day. Questo virus però, riattivò anche la programmazione Sentinella di Karima, alimentata da un processore della serie Nimrod. 

Si unì ad un gruppo di X-Men inviati per aiutare la ricostruzione di San Francisco, ma la sua programmazione Sentinella si riattivò facendole attaccare i suoi compagni, adattandosi ai loro contrattacchi con contromisure sincronizzate con il loro specifico set di potenza.

Dopo essersi liberata di Colosso, Magneto e Psylocke, cercò di uccidere Hope ed una bambina che stava proteggendo: fu fermata da Satiro, che scatenò su di lei tutte le sue frustrazioni (aveva perso le mani durante l’attacco dei Nimrod) e la distrusse quasi completamente, lasciando il suo cervello in coma. 

I resti del suo corpo vennero conservati in una camera di stasi all’interno del laboratorio del X-Club ad Utopia prima e, dopo la guerra fra Vendicatori ed X-Men, alla Jean Grey School for Higher Learning. Qui venne infettato dalla sorella di Sublime, Arkea, un batterio senziente, che ne reclamò il corpo, combattendo con Rogue e Shadowcat all’interno della Stanza del Pericolo.

Con il tempo, X-Men e Sublime rintracciarono Sentinella Omega, ancora infettata dal batterio di Arkea a Budapest, vicino ad un impianto di biomeccanica. Avendo preso il pieno controllo di tutti i pazienti tecnologicamente attrezzati nella clinica, Karima, dichiarò di volersi diffondere in tutto il mondo e dare il via ad una nuova evoluzione.

Un residuo minuscolo della personalità centrale di Karima riuscì però a riprendere il controllo di se stessa, giusto il tempo sufficiente perchè Psylocke la colpisse con la sua lama psichica, eliminando il batterio Arkea dentro di lei. 

Dopo vari test condotti da Bestia, Karima, a causa dell’eliminazione di Arkea dai suoi sistemi, fu dichiarata per la maggior parte umana, in quanto anche i suoi sistemi meccanici, cibernetici e la tecnologia Sentinella avevano smesso di funzionare. 

Karima ora si trovò ad un bivio nella sua vita: tornare al suo lavoro di poliziotta in India, o seguire altre strade. Durante i test, nella Scuola Jean Grey, conobbe Monet St. Croix e divennero amiche e, durante uno scontro a fuoco con un gruppo di mercenari assunti e guidati da Cortes a lungo creduto morto, ora in possesso anche di Lady Deathstrike, recentemente ristrutturata, combatterono fianco a fianco. Karima decise così di rimanere con gli X-Men.

Arkea, riapparve possedendo Reiko al Body Shoppe di Lady Deathstrike per inviare un segnale a impulsi che attivò svariati frammenti di sé sparsi, oltre a disattivare le Sentinelle in tutto il mondo. Essendo composta in parte da tecnologia Sentinella, anche Karima ne fu colpita, cosa che le causò varie emorragie. In seguito Sentinella Omega lasciò gli X-Men.

Karima, con la sua programmazione di Sentinella riattivata, viaggiò poi nello spazio con i membri del gruppo Orchis verso la loro stazione spaziale, Orchis Forge, costruita da una Mother Mold.