VULCAN

Nome: Gabriel Summers

Alias: Vulcan, Imperatore Vulcan

Poteri: mutante di Livello Omega, assorbe, incanala e redireziona ogni tipo di energia. 

Team: X-Men, Shi’ar

Nazionalità:

Famiglia: Christopher “Corsaro” Summers (padre), Katherine Ann Summers (madre), Nathan “Cable” Summers (nipote), Scott “Ciclope” Summers (fratello), Alex “Havok” Summers (fratello), Adam X (fratellastro figlio di Katherine e D’Ken), Rachel “Marvel Girl/Prestige” Summers (nipote di Terra-811)

 

1 app. Novembre 2005 – X-Men: Deadly Genesis n.1

1 app. Italia: X-Men Deluxe n.137

Creatori: Ed Brubaker, Trevor Hairsine

Video by ShackHouse

Storia:

Christopher e Katherine Summers, già genitori di Scott (il futuro Ciclope) ed Alex (il futuro Havok), vennero rapiti da una nave Shi’ar agli ordini dell’Imperatore D’Ken. Katherine, all’insaputa di Christopher, era incinta. Nel tentativo di salvare sia lei che il bambino, Christopher Summers si liberò ma sua moglie venne uccisa per rappresaglia da D’Ken. Christopher finì in schiavitù, e quando si liberò divenne Corsaro, capo dei Predoni Stellari.

Gabriel, venne rimosso dal corpo di sua madre e posto in una incubatrice acceleratrice della crescita, utilizzata per allevare nuovi schiavi, facendolo crescere fino all’adolescenza. Inviato sulla Terra come schiavo di Davan Shakari, la figura di riferimento dell’Imperatore D’Ken sulla Terra, riuscì a fuggire. Venne trovato da Moira MacTaggert con pochi o nessun ricordo di chi fosse o da dove venisse. Lo prese come suo pupillo e lo istruì, cominciando anche a farlo allenare nell’uso dei suoi poteri mutanti appena apparsi.

Affermò che il suo nome era Gabriel, ma scelse il nome in codice di Kid Vulcan da un libro sulla mitologia romana. Charles Xavier riconobbe una correlazione fra la sua impronta mentale e quella del suo giovane allievo, Ciclope. Xavier inviò i suoi giovani X-Men della First Class in una missione, ma rimasero intrappolati nell’isola senziente di Krakoa. Chiese quindi in prestito gli allievi di Moira MacTaggert, quindi Vulcan, assieme a Petra, Darwin e Sway, vennero inviati come squadra di soccorso a Krakoa.

La squadra riuscì a salvare  il giovane Ciclope da Krakoa e Vulcan fu in grado anche di ferire l’isola vivente, cosa che però la fece infuriare. Vulcan rivelò a Ciclope che erano fratelli e lo mandò via sul loro jet cosicché potesse mettersi in salvo. Mentre il jet decollava, Ciclope osservò Krakoa colpire e, apparentemente, uccidere Vulcan e la sua squadra.

Sway venne colpita per prima e tagliata in due. Il suo corpo rilasciò l’ultimo guizzo del suo potere mutante e rallentò il tempo. Mentre Petra veniva incenerita, reagì di riflesso e li trascinò tutti sotto la superficie in una caverna creata con il suo potere. Nella caverna, Vulcan e Darwin giacevano moribondi, e Darwin, capace di adattarsi per sopravvivere, si trasformò in energia e si legò a Vulcan, salvandosi così entrambi.

Non sapendo che Darwin e Vulcan erano sopravvissuti, e dopo l’apparente morte della squadra di soccorso, Ciclope arrivò dal Professor Xavier, incolpando se stesso per la loro morte. Il Professore decise che era meglio alterare i ricordi a Ciclope e Moira MacTaggert per fargli dimenticare Vulcan e la sua squadra, e risparmiargli l’agonia. Una nuova squadra venne assemblata per salvare gli X-Men originali da Krakoa: divennero i nuovi X-Men presentati nello storico Giant-Size X-Men.

La seconda squadra di soccorso, ignara che Vulcan e Darwin erano sopravvissuti, riuscì a salvare la First Class. I due vennero lanciati nello spazio insieme a Krakoa da Polaris, e rimasero inerti fino a quando, molti anni dopo, il massiccio contraccolpo di potere derivante dall’M-Day risvegliò Vulcan.

Vulcan tornò dallo spazio, infuriato per essere stato abbandonato, uccise Banshee e tentò di uccidere Wolverine, quindi rapì Rachel “Marvel Girl” Summers e Ciclope. Dopo che l’inganno di Xavier venne smascherato, Marvel Girl entrò nella mente di Vulcan e rilevò la forma inerte subconscia di Darwin, che Vulcan espulse dal suo corpo. Gli X-Men attaccarono Vulcan, ritenuto troppo pericoloso, ma lui li respinse facilmente e fuggì dal pianeta, per dirigersi verso lo spazio, deciso a vendicarsi di D’Ken, l’omicida di sua madre.

Durante il viaggio verso la Galassia Shi’ar, apprese che l’ex Imperatore D’Ken era in coma e non era più il sovrano degli Shi’ar. Concentrò allora la sua rabbia sull’attuale sovrano, Lilandra Neramani. Catturò una nave da guerra Shi’ar ed il suo equipaggio e venne a sapere della sorella di Lilandra, Deathbird, che era in esilio. Distrusse le porte stellari dietro di lui per ostacolare gli X-Men che sapeva sarebbero arrivati, cosa che attirò l’attenzione della Guardia Imperiale Shi’ar.

Durante lo scontro Impulse venne ucciso e molti altri membri della Guardia Imperiale rimasero gravemente feriti. Vulcan venne infine sconfitto da Gladiatore, perdendo anche l’occhio sinistro. Per ordine di K’Tor venne portato nella prigione in orbita attorno a Phygim.

Vulcan venne liberato da un “Ordine Segreto” di Shi’ar, allo scopo di avere il suo aiuto per restaurare il vero Impero, ovvero quello di D’Ken, e lo portarono ad incontrare Deathbird. I due si innamorarono, e Deathbird riuscì a convincerlo nella restaurazione e a ritardare, almeno per ora, il suo piano di vendetta. Vulcan usò i suoi poteri per curare D’Ken e farlo risvegliare dal coma. D’Ken chiese allora a Vulcan, senza sapere chi egli fosse in realtà, di sposare Deathbird.

Dopo il suo matrimonio, Vulcan gettò il Professor Xavier nel Cristallo M’kraan, uccise D’Ken e, essendosi sposato con Deathbird, sorella di D’Ken e Lilandra, ed avendo così acquisito il lignaggio imperiale, si nominò Imperatore degli Shi’ar. Durante la battaglia tra le truppe Shi’ar fedeli a Lilandra, alleatesi con i Predoni Stellari di Corsaro, padre di Vulcan, e con gli X-Men, contro le truppe Shi’ar fedeli a D’Ken, Corsaro venne ucciso dal figlio.

Scoppiò la guerra civile Shi’ar tra le forze di Vulcan e Deathbird, rafforzate dalla Guardia Imperiale Shi’ar comandata da Gladiatore fedele all’imperatore Shi’ar, chiunque esso sia, e quelle fedeli all’Imperatrice Lilandra alleatesi con i Predoni Stellari, ora comandati da Havok, figlio di Corsaro e fratello di Vulcan (e di Ciclope). Gli Shi’ar però, contrariamente alle aspettative di Vulcan, non furono contenti di avere un estraneo come loro sovrano ma Deathbird lo convinse che l’avrebbero accettato. 

Avvisato in anticipo di un’incursione ribelle a Feather’s Edge, Vulcan e la sua flotta tennero un’imboscata ai Predoni Stellari. Tuttavia, nel mezzo della battaglia, la sua nave, la Hammer, venne distrutta dallo Scy’ar Tal (“Morte allo Shi’ar”). Vulcan e Gladiatore attaccarono il leader dello Scy’ar Tal ma furono sconfitti, e si ritirarono più in profondità nello spazio Shi’ar. 

Marvel Girl, unitasi ai Predoni Stellari di Havok, contattò il più antico Scy’ar Tal e scoprì la loro vera origine: erano originariamente chiamati M’Kraan. All’inizio della loro storia, gli Shi’ar li attaccarono, uccisero gran parte della loro popolazione, costringendo gli altri a fuggire. Alla fine, gli Shi’ar si stabilirono sul loro pianeta, presero il Cristallo M’Kraan tramandando la leggenda che venne dato loro come dono sacro delle loro divinità, Sharra e K’ythri.

I M’Kraan cambiarono quindi il loro nome in Scy’ar Tal e dedicarono la loro cultura e società alla distruzione dell’Impero Shi’ar. Con il loro primo attacco, distrussero Feather’s Edge: data la forza soverchiante degli Scy’ar Tal, Vulcan contattò i Predoni Stellari e si accordò per una tregua, in modo da poter fermare il loro nuovo comune nemico.

Havok e Vulcan sono stati in grado di distruggere Finality, paralizzando così la più grande risorsa Scy’ar Tal: il comandante Eldest Scy’ar cercò di fermarli, ma Vulcan interruppe il segnale che aveva con i suoi fratelli, rendendolo impotente. Una volta interrotto il collegamento, gli Scy’ar Tal divennero disorganizzati e le sorti della battaglia si spostarono sugli Shi’ar. I fedeli a Vulcan attaccarono allora sia gli Scy’ar Tal che i Predoni Stellari: Vulcan fece esplodere Havok in un sole.

Vulcan decise di usare Finality per distruggere lo Scy’ar Tal usando l’arma per posizionare una stella al centro della loro flotta. Havok tornò e, avendo assorbito abbastanza energia dal sole, decise di chiudere i conti con Vulcan. Mentre combattevano, la Guardia Imperiale Shi’ar pose fine alla battaglia di Havok con Vulcan dopo aver catturato i Predoni Stellari e minacciando di ucciderli. Prima di arrendersi, Havok distrusse Finality. Con Havok e i Predoni Stellari in custodia, Vulcan dichiarò che avrebbe riportato l’Impero Shi’ar al suo antico splendore.

Vulcan iniziò un’aggressiva guerra di conquista per espandere l’Impero Shi’ar, occupando, tra le altre razze, gli Z’Nox. Nel frattempo, divenne ossessionato dall’idea di far riconoscere ad Havok la sua superiorità, cosa che il fratello si rifiutava di fare. I Predoni Stellari fuggirono dalla loro prigione, quasi uccidendo Vulcan e ferendo gravemente Deathbird, ma furono costretti a fuggire nell’Impero Kree.

Vulcan lanciò un attacco a sorpresa contro i Kree, ora governati da Freccia Nera e dagli Inumani. La Guardia Imperiale Shi’ar recuperò Lilandra, che Vulcan aveva pianificato di giustiziare. Tuttavia, venne fermato da uno dei suoi ammiragli, affermando che così facendo l’avrebbe resa solo una martire e avrebbe incitato le fazioni a lei fedeli a rovesciarlo. Vulcan rapì allora Adam Warlock. Lilandra venne infine assassinata ugualmente mentre cercava di usurpare il trono a Vulcan. 

Dopo la morte di Lilandra riscoppiò la una guerra civile nell’Impero Shi’ar tra le fazioni a lei fedeli e i Kree, contro le forze leali a Vulcan. Sebbene consigliato dalla Confraternita dei Rapaci e dai suoi ammiragli a chiedere la pace e tornare sui loro pianeti per ristabilire l’ordine, Vulcan si rifiutò di ascoltare e volò via per ingaggiare gli Inumani. Vulcan si scontrò con Freccia Nera, mentre esplose una T-Bomb (bomba temporale): l’esplosione risultante squarciò il tessuto dello spazio e del tempo, trascinando con sé sia Vulcan che il capo degli InumaniGladiatore prese il posto di Vulcan come Majestor degli Shi’ar, riuscendo così a prevenire un’altra guerra civile.

Mentre galleggiava attraverso la frattura dello spazio-tempo, Vulcan venne trascinato via da dei tentacoli, nella bocca di una gigantesca testa aliena. Al suo interno venne vivisezionato da tre alieni che volevano studiare e vedere se sarebbe stato utile. Mentre lo aprivano, scoprirono un grande fuoco dentro di lui, ma ritennero che il suo corpo e la sua mente fossero troppo contorti per ripararli.

Più tardi lo lasciarono tornare nel suo universo, credendo di essere sano e integro, un uomo cambiato con una personalità e una visione della vita completamente nuove e diverse, intrappolando la sua personalità folle nel profondo della sua mente, solo per essere scatenata quando i tre alieni avessero ritenuto fosse idonea ai loro misteriosi piani.

Vulcan riapparve nella nazione mutante di Krakoa e stabilì la residenza nella Summer House, nella Zona Blu della Luna, anche se con un atteggiamento e un comportamento molto diversi da quelli che aveva prima. Vulcan viveva con i suoi due fratelli Havok e Ciclope, i suoi nipoti Cable e Prestige, nuovo nome di Rachel Summers, sua cognata Jean Grey-Summers e Wolverine. Durante questo periodo, Vulcan ebbe un incubo su una incombente invasione di Krakoa da parte della Covata grazie ad un uovo di re della razza che Rahne “Wolfsbane” Sinclair aveva riportato sull’isola mutante.

Vulcan ha iniziato ad avere ancora più visioni del suo tempo nella faglia spazio temporale e degli alieni interdimensionali che lo sezionarono. Un giorno mentre passeggiava, scoprì e salutò un piccolo avamposto dell’Impero Cotati: stavano però complottando per sparare sulla Terra. Vulcan mostrò loro gentilezza e predicando la non violenza contro la Terra, in particolare Krakoa, ma i Cotati cercarono di ucciderlo: si scatenò allora la reale personalità di Vulcan, che distrusse l’intero avamposto, uccidendo tutti tranne uno, che sarebbe morto dopo aver menzionato ripetutamente ai suoi commilitoni una sola parola: “Krakoa”.

Vulcan era presente su Altromondo durante la battaglia tra gli X-Men e gli Swordbearers di Krakoa contro gli Swordbearers di Arakko.