ISCA L’INVITTA

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Nome: Isca

Alias: L’Invitta

Poteri: mutante di livello Omega, il suo potere non le permette di perdere mai.

Famiglia: Genesis (sorella), Apocalisse (cognato)

Razza: Arrakii

1 app.: Settembre 2020, X-Men (vol.5) n.12

1 app.Italia: Gli Incredibili X-Men n.373

Creatori: Jonathan Hickman, Pepe Larraz

Storia: 

Isca era uno dei tanti antichi mutanti che vivevano sull’isola di Okkara; sua sorella Genesis sposò Apocalisse e, per celebrare la nascita dei suoi nipoti, Isca forgiò lo Scarabeo, una potente spada, dandola in dono a suo cognato.

La vita di Isca venne sconvolta dall’invasione degli Amenthi, che spaccò l’isola a metà: combatté al fianco dei suoi compagni mutanti, e, grazie ai suoi poteri, vincevano in ogni battaglia, ma, quando divenne chiaro che gli Okkari non avrebbero potuto vincere, Isca, il cui potere appunto non le permetteva di perdere, disertò unendosi ad Amenth.

Nel disperato tentativo di salvare la Terra, gli Okkari divisero in due l’isola di Okkara, sigillandone la metà infestata dai demoni e purtroppo intrappolandone anche l’intera popolazione, su quello che sarebbe divenuto poi noto come Arakko: Apocalisse sarebbe rimasto sulla Terra, con l’altra metà dell’isola, la futura Krakoa, con il compito di preparare il mondo al ritorno dei demoni. Ora combattente contro il suo stesso popolo, Isca intrecciò una relazione con Tarn l’Indifferente, un ibrido demone mutante e fondatore dei Locus Vile.

I mutanti Arakkii combatterono contro i demoni per millenni, poi Annihilation ordinò a Isca di inviare un messaggio a sua sorella dicendole che avrebbe potuto salvare Arakko se avesse sconfitto il dio oscuro in un duello mortale: l’offerta era però una trappola, perché Genesis vinse il duello, ma si rese conto che sarebbe stata condannata a prendere lo scettro d’oro di Annihilation e fondersi con lui, portando alla sconfitta finale Arakko e alla sottomissione sotto Amenth. Isca si riunì con il proprio popolo e, al fianco della stessa Genesis, tornando a combattere Annihilation e gli Amenth, fino a quando Isca aiutò Tarn e i suoi Locus Vile, accusati di essere passati dalla parte degli Amenth, facendosi così odiare dal suo popolo.

Dopo aver sottomesso Arakko, Annihilation pose gli occhi sull’altra metà di Okkara, l’isola di Krakoa, dove i mutanti della Terra, guidati anche da Apocalisse, avevano creato una nuova nazione mutante. Quando una forza di invasione di Amenth fu intercettata da una spedizione di Krakoa, provocando l’intervento di Saturnyne, l’Omniversale Majestrix di Altromondo, venne organizzato un torneo, con i krakoani e gli arakkii che si combattevano a vicenda con in premio il destino della Terra.

Isca è stata uno dei campioni scelti dalla profezia di Saturnyne: dopo un banchetto in cui gli sfidanti si presentarono, Isca affrontò Elisabeth “Capitan Bretagna” Braddock, sconfiggendola e frantumando il suo corpo in svariati pezzettini. Isca, assieme ai suoi compagni campioni di Arakko, vinse tutte le sfide a cui venne sottoposta: tuttavia, i campioni di Krakoa riuscirono a colmare il divario dei punti in classifica e vinse l’ultima sfida, che indusse Annihilation a convocare tutto il suo esercito per invadere e conquistare Krakoa una volta per tutte. Isca, grazie al suo potere che non le permette di essere sconfitta, è passata dalla parte dei krakoani, schierandosi contro Annihilation.

Arrivata sulla Terra, Isca rivendicò il suo seggio nel Grande Anello di Arakko, il consiglio di governo dell’isola: accolta da Magneto e da Charles Xavier, sosteneva che gli umani e i mutanti della Terra erano come dei bambini, mentre gli arakkii, dopo millenni di guerra contro gli amenth, erano ormai votati completamente al combattimento. Rifiutò quindi i loro modi fare pacifici, ma promise di discutere la loro offerta di unità fra krakoani e arrakkii con i suoi colleghi del Grande Anello.

Durante l’Hellfire Gala, Isca fornì tre mutanti di livello di omega per affiancare Magneto che terraformò Marte per dare un pianete agli arakkii: finito il processo di trasformazione, Isca e il resto di Arakkosi trasferirono sul Pianeta Rosso, dove continuò a far parte del Grande Anello, entrando però spesso in contrasto con Tempesta, nuova reggente di Arakko. Quando Magneto sfidò Tarn per il suo posto nel Grande Anello, Sunspot ingannò Isca e scommesse contro Tarn: il suo potere di non perdere mai segnò quindi il destino di Tarn, permettendo a Magneto di ucciderlo. La reazione di Isca all’inganno di Sunspot, che l’aveva usata per condannare Tarn, non tardò ad arrivare sgozzandolo per vendicarsi.

Quando gli Eterni, guidati da Druig, dichiararono guerra al genere mutante, inviarono Urano, uno dei membri più potenti della loro razza, ad occuparsi di Arakko: Isca fu ancora una volta costretta dai suoi poteri a cambiare schieramento, decapitando Idyll, un membro del Grande Anello. Rendendosi conto del pericolo che rappresentava, Nightcrawler la rimosse dall’azione, teletrasportandola nell’oceano dove Sobunar la tenne occupata combattendo le creature sotto il suo comando.

Alla fine della battaglia, il Re Pescatore, capo della sezione nascosta del Grande Anello, sfidò Isca in una disputa di comprensione, in cui il vincitore avrebbe capito il significato della sconfitta: nonostante lei non avesse mai perso, questa sfida le fece quindi capire il concetto di sconfitta. Rendendosi conto dei suoi errori e che non apparteneva agli arakkii, rinunciò al suo posto nel Grande Anello e lasciò Arakko.

Quando sua sorella Genesis tornò a reclamare Arakko, scoppiò una sorta di guerra civile fra chi l’appoggiava e chi voleva invece difendere la propria libertà, schierandosi con Tempesta, attuale reggente: Isca rimase neutrale, rivendicando le montagne di Olympus e Tharsis come suo dominio, uccidendo chiunque si sarebbe intromesso nel suoi isolazionismo, indipendemente allo schieramento a cui erano affiliati.